La funzione intermedia: dalla figura del tirocinante in comunità alla cartella clinica come documento biografico di ricomposizione identitaria

La funzione intermedia: dalla figura del tirocinante in comunità alla cartella clinica come documento biografico di ricomposizione identitaria

tirocinio

Tratto dalla rivista di Gruppoanalisi Plexus

Questo lavoro scaturisce da una riflessione sulle potenzialità connettive e d’intermediazione della figura del tirocinante che, all’interno di una struttura comunitaria, si caratterizza per la sua transitorietà e appartenenza provvisoria. Tale provvisorietà può consentirgli di diventare una componente funzionale nei progetti di cura, collocandosi negli spazi disabitati tra operatori, pazienti, famiglie e servizi, rafforzando così il lavoro di rete.
L’ambiente che ha consentito tale esperienza è la Comunità Residenziale Codico Corviale di Roma, che si occupa della cura e riabilitazione di pazienti psicotici adulti.
Verrà presentata una riflessione a partire da spunti teorici, intrecciata con l’esperienza personale e integrata con un’esemplificazione del lavoro di ricostruzione biografica di un paziente della Comunità, svolto nell’ambito del tirocinio.
Dal nostro lavoro è emerso che la ricostruzione della storia clinica di un paziente attiva un processo di recupero del tessuto di narrazioni familiari originarie, una maggiore consapevolezza della sofferenza mentale e del percorso di vita, da parte dell’equipe, della famiglia e del paziente stesso, e un lavoro di ridefinizione di progetti individualizzati, coerenti con la storia e i bisogni del paziente.
Una cartella clinica può diventare così il documento biografico, in cui convergono trame narrative diverse, compresa quella “delirante” e frammentata del paziente stesso, che partecipa in prima persona al processo di guarigione possibile e si riappropria, in continuità con l’ambiente che lo circonda, di una sua visione coerente relativa all’identità e alla sua storia.

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